Prevista anche un aperitivo-cena sociale in sostegno dei detenuti del Primo Maggio berlinese.
All’interno della serata, è prevista la proiezione del film Terrorists: The Kids They Sentenced (Terrorister – en film om dom dömda, Svezia, 2003), diretto da Lukas Moodysson e Stefan Jarl, incentrato sui fatti di Gothenburg del 2001.
Per favorire la pubblicizzazione dell’iniziativa, qui è possibile scaricare il manifesto della serata.
Giovedì 4 Giugno ore 18.00 presentazione del libro "Verrà un giorno
merabiglioso come oggi", sulla storia del movimento 2 Giugno di
Berlino. A seguire cena solidale per i 17 compagni arrestati tuttora in
carcere dal Primo Maggio a Berlino. Info point sulla situazione legale.
A seguire DJset Out of Space a cura di Radio Onda Rossa con R’n’B, soul, latin, reggae,
ska…
SERATA DI SOSTEGNO @ Strike spa (via U.Partini 21, zona Casalbertone)
Mercoledì 3 giugno serata benefit per i 17 detenuti a Berlino
Il 4 giugno 2009, dalle ore 20:00 in poi al Forte Prenestino di Roma (via Federico Delpino, zona Centocelle), serata di lettura collettiva e dibattito su "L’insurrezione che viene", del Comitato Invisibile, ora tradotto in italiano. Testimonianze della lotta alla repressione e allo stato d’eccezione dalla Francia e dall’Italia, proiezioni, interventi, riflessioni individuali e comuni ad alta voce.
All’interno della serata, è prevista la proiezione del film Terrorists: The Kids They Sentenced (Terrorister – en film om dom dömda, Svezia, 2003), diretto da Lukas Moodysson e Stefan Jarl, incentrato sui fatti di Gothenburg del 2001.
Per favorire la pubblicizzazione dell’iniziativa, qui è possibile scaricare il manifesto della serata.
Domenica 31 maggio ore 17.00,
Presidio solidale al Gianicolo, dall’affaccio sul carcere di Regina Coeli
Dallo scorso Primo Maggio sono detenuti a Berlino 17 compagni
arrestati dalla polizia tedesca, intervenuta per reprimere una
manifestazione autorganizzata che si è incrociata con un corteo di
naziskin.
All’inizio la retata delle forze dell’ordine portò all’arresto di circa
250 persone, quasi tutte scarcerate entro le prime 48 ore. Rimangono
però ancora dietro le sbarre in 17, tra cui un polacco, un greco, un
turco e un italiano; fino a pochissimi giorni fa erano addirittura in
isolamento per 23 ore al giorno.
A seguito di questa pesante azione repressiva si sono formati Comitati di Sostegno e di solidarietà in varie città d’Europa: da
Berlino stessa a Parigi, passando per Roma.
Riteniamo che la differenza tra noi che siamo fuori e loro che sono
dentro sia da ricercarsi esclusivamente nell’arbitrarietà e nell’opera
di selezione praticata dalle braccia del sistema politico, economico e
repressivo che ci troviamo a subire.
Per questo ci mobilitiamo oggi, così come faremo domani; per la loro
libertà e per la costruzione di un percorso più ampio che ci porti a
dotarci di strumenti di analisi e pratiche condivise che consentano di
non limitarsi più a risposte di carattere emergenziale al sistema
opprimente del quale diviene oggetto chiunque rifiuti di chinare la
testa.
Rompiamo l’isolamento di chi è detenuto, esprimiamo la nostra
solidarietà attiva non solo ai 17 di Berlino ma anche agli arrestati di
Torino, Tarnac, Strasburgo…
Sappiamo bene quali sono le finalità “rieducative” del carcere: quelle
di rompere i legami con chi resta fuori e dare alla “società civile”
l’idea di una divisione tra “buoni” e “cattivi”.
Rompiamo il cerchio della repressione!
Contro ogni gabbia…libertà per i 17 di Berlino…libertà per tutti/e!
Comitato di Sostegno agli Arrestati del Primo Maggio berlinese
Domenica 31 maggio ore 17.00,
Presidio solidale al Gianicolo, dall’affaccio sul carcere di Regina Coeli
(di seguito, il comunicato del Comitato di Sostegno agli Arrestati del Primo Maggio berlinese tradotto in greco)
Γένοβα
2001.
Αθήνα-Παρίσι-Βαρκελώνη-Λονδίνο
-Στρασβούργο-Βερολίνο….
Το
βράδυ της πρώτης Μαϊου, μετά την
αντικαπιταλιστική πορεία στο Βερολίνο,
αρκετές ώρες αργότερα της λήξης της,
250 σύντροφοι συλλήφθηκαν, μετά από
επιχείρηση "σκούπα" όπως φαίνεται,
σε περιοχή κοντά στο κέντρο (Kreuzberg), όπου
βρισκονται κάποιες καταλήψεις και συχνά
φιλοξενεί φοιτητές και νέους που
διαλέγουνε να βγούνε στα προσβάσιμα
μπαράκια της περιοχής. Οι περισσότεροι
γερμανοί, αλλά μεταξύ άλλων, ένας ιταλός,
ένας πολωνός, ένας έλληνας και ένας
τούρκος. Οι περισσότεροι αφέθηκαν
ελεύθεροι, οι 25 παραπέμφθηκαν σε δίκη,
και δεκαεπτά(17) είναι ακόμα κρατούμενοι,
περιμένοντας τη δίκη . Εκτοτέ, αυτοί οι
17, βιώνουν τη γνωστή κόλαση.
Στο
βωμό των υποτιθέμενων αντιτρομοκρατικών
νόμων, εν ισχύ στη Γερμανία, Γαλλία,
Ελλάδα και σύντομα Ιταλία, μέσω ενός
νομικού πακέτου πάνω στην ασφάλεια, οι
κρατούμενοι δεν έχουν τη δυνατότητα να
επικοινωνήσουν ΜΕ ΚΑΝΕΝΑΝ, ακόμα και
με το δικηγόρο, κατά τη διάρκεια των
ΕΠΤΑ πρώτων ημερών. Οταν τελειώσε αυτή
η πρώτη περίοδος εγκλεισμού, οι σύντροφοι
μπήκαν σε κράτηση, οργανωμένη ως εξής:
Μια ώρα ελευθερίας την ημέρα, ακουλουθούμενη
από 23 ώρες στην απομόνωση, με τη δυνατότητα
επισκεπτηρίου μισή ώρα, κάθε δύο
εβδομάδες, στο οποίο ο αριθμός των
επισκεπτών δε μπορεί να υπερβαίνει τους
τρεις. Γι΄αυτούς που δε μιλούν Γερμανικά
ή Αγγλικά, το κράτος δεν προβλέπει την
παροχή μεταφραστή. Αυτή η κατάσταση
μπορεί να συνεχισθεί για τους επόμενους
έξι μήνες, τον απαραίτητο χρονο για να
δούνε οι δικαστές και η εισαγγελία τις
φωτογραφίες και τις βιντεοσκοπήσεις
της πορείας. Μόνο μετά από αυτό μπορεί
να λάβει χώρα η δίκη, αν και είναι σαφές
πώς οι αρχές σκέφτονται μια μακριά
περίοδο κρατησης στις συνθήκες που ήδη
αναφέραμε.
Οι
κρατούμενοι κατηγορούνται ότι συμμετείχανε
σε καταστροφές, αλλά και για ρίψεις
αντικειμένων, και οι ποινές που αναμένονται
κυμαίνονται από 2 έως 8 χρόνια. Εκ των
17, οι τρεις ανηλικοί, εκ των οποίων οι
δύο, μαζί με έναν ακόμα ενήλικα, με την
κατηγορία απόπειρας ανθρωποκτονίας.
Αναμένουμε όμως τα χειρότερα στην
περίπτωση του Τούρκου συντρόφου, στα
πλαίσια μιας Ευρώπης που διευκολύνει
τη διακίνηση αγαθών αλλά καταστέλει με
τη πιο σκληρή βία την ελεύθερη διευλευση
των ανθρώπων.
Αυτό
δεν είναι παρά το τελευταίο από τα
πολυάριθμα περιστατικά καταστολής των
κοινωνικών κινημάτων, στη Γερμανία,
όπως και σε όλη την Ευρώπη. Οι
αντιτρομοκρατικοί νόμοι στη Γαλλία που
επέφεραν τη σύλληψη των 9 στο Ταρνάκ, το
πακέτο των Ιταλικών νόμων που κατασκπεύει,
βιντεοσκοπεί και καταγράφει τους
διαδηλωτές, και όλα τα ντελίρια περί
ασφάλέιας που ακούσαμε τον τελευταίο
καιρό έχουν την ίδια πηγή, αλλά κυρίως,
τον ίδιο στόχο.
Τον
έλεγχο, μέσω των κρατικών υπηρεσιών
καταστολής, της εργατικής τάξης, των
ανυπότακτων, των προοδευτικών, των
αντιφρονούντων, των ξένων, και όλον όσων
ΜΠΟΡΟΥΝ να διεκδικήσουν κοινά και
εθνικά(υπό την έννοια του τοπικού) αγαθά
από τις πολυεθνικές που εξαπλώνονται
τάχιστα σε όλον τον κόσμο.
Αλλά
δε φοβόμαστε. Δε θα μείνουμε σιωπηλοί.
Δημιουργήσαμε
επιτροπές αλληλεγκύης στους συλληφθέντες
της 1ης Μαϊου στο Βερολίνο, τη Γαλλία
και την Ιταλία, και σας καλούμε να κάνετε
το ίδιο, έτσι ώστε να μην επιτρέψουμε
σε αυτό το νιοστό κύμα συστημικής και
συστηματικής βίας να μας χτυπήσει μέσα
στη γενική αδιαφορία. ι επιτροπές έχουν
σα στόχο τους την άμεση απελευθέρωση
όλων των συλληφθέντων της 1ης Μαίου, την
άμεση κατάργηση του μέτρου της απομόνωσης
των συλληφθέντων, και να ανακοινώσουμε
με δυνατή φωνή το παράδοξο της καταστολής
των λαϊκών κινημάτων.
ΛΕΥΤΕΡΙΑ
ΣΕ ΟΛΟΥΣ ΤΟΥΣ ΚΡΑΤΟΥΜΕΝΟΥΣ!!!!
Επιτροπή
Αλληλεγκύης στους συλληφθέντες της 1ης
Μαϊου.
FUORI TUTTI/E!
Al termine della giornata di manifestazioni e azioni dirette
svoltasi il primo maggio scorso a Berlino 250 compagni sono stati
arrestati.
17 di loro restano ancora in carcere.
Dopo 3 settimane sono usciti dall’isolamento ma rischiano di restare in
gabbia per i prossimi 6 mesi, quando cioè scadranno i termini di per
visionare i filmati e portare a conclusione le indagini.
Le pene possono variare tra un minimo di 2 e un massimo di 8 anni.
Tra i 17 prigionieri, ci sono un italiano, un turco, un greco ed un polacco.
Due minorenni sono accusati di tentato omicidio.
Questa repressione è la risposta dello Stato e del capitale all’elevato
grado di conflitto sociale che si sta sviluppando in Germania e che,
come abbiamo visto in questi mesi, si sta estendendo in altri Paesi
europei quali Grecia, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia…
Le politiche economiche e sociali portate avanti da governanti,
industriali e banchieri a livello globale sono simili e continuano a
imporre un sistema di sfruttamento utile solo ai loro profitti e al
mantenimento del potere così come è.
La giornata internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici è stata
ovunque caratterizzata non solo dalla richiesta di “tutele” contro
l’avanzata della crisi del capitale, ma anche da precisi messaggi
contro chi vorrebbe dividerci su base etnica o a seconda del tipo di
documento che abbiamo in tasca. Chi non ne possiede uno è
automaticamente considerato un pericolo da rinchiudere, isolare e
mettere sotto controllo militare nelle varie fortezze costruite in
Europa e nelle colonie del nord-Africa.
Al contrasto al razzismo istituzionale e al governo della paura,
associamo quello alle bande organizzate di neonazisti e neofascisti che
vengono armate per mantenere una forma di controllo sociale sul
territorio che si attui in parallelo con l’azione delle forze di
polizia.
Anche durante il corteo berlinese del primo maggio la provocatoria
presenza di una manifestazione nazista è servita da alibi per
l’intervento delle forze dell’ordine nei confronti dei compagni che si
trovavano in piazza.
Adesso 17 si trovano ancora privi della propria libertà e stanno
pagando il proprio impegno con l’allontanamento dagli affetti più cari
e dai propri personali interessi.
Per iniziare una campagna di mobilitazione che li tiri fuori quanto
prima e organizzi interventi contro le cause e gli effetti della
repressione in ogni contesto sociale proponiamo un incontro aperto che
concretizzi iniziative di sostegno ai 17.
Come loro si trovano molti altri compagni arrestati durante le giornate
di mobilitazione contro i signori della guerra a Strasburgo e i “Nove
di Tarnac”.
A questi si aggiungono Marco, Fabio, Ale e Domenico detenuti presso il
carcere di Torino in seguito alle iniziative contro il G8
sull’università e alle azioni antifasciste contro la provocatoria
presenza di gruppi di neofascisti in campagna elettorale.
Si dice e si scrive spesso che la solidarietà è un’arma, ed è così.
Tra loro che sono dentro e noi che siamo all’esterno del carcere c’è
solo l’arbitrio di chi ha deciso che deve essere così, per dividerci e
impaurirci mostrandoci di quanta infamità il potere costituito è capace
di perpetrare.
Ma si sbagliano di grosso perché le loro carceri non ci spaventano, perché le nostre lotte non si ingabbiano!
NESSUN CARCERE PUO’ SPEZZARE I LEGAMI COSTRUITI CON LA LOTTA!
TUTTI/E LIBERI/E! SUBITO!
INVITIAMO TUTTE/I AD UN’ASSEMBLEA IN SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI DEL PRIMO MAGGIO BERLINESE
MARTEDI’ 26 MAGGIO – ORE 18.00 – UNIVERSITA’ DI TOR VERGATA (ROMA) nell’AULA AUTOGESTITA DI LETTERE E FILOSOFIA
Comitato di Sostegno agli Arrestati del Primo Maggio berlinese
